Il progetto “Sturm&Drang”, a cura di Luigi Alberto Cippini (Armature Globale), Fredi Fischli and Niels Olsen (gta exhibitions, ETH Zurich), esplora le pratiche, le esperienze e gli ambienti legati alla Computer-generated imagery (CGI). Risultato della collaborazione tra Fondazione Prada e ETH Zurich, “Sturm&Drang” si articola in una serie di conversazioni online dal 7 aprile 2021 e in un progetto espositivo negli spazi di Osservatorio Fondazione Prada a Milano dal 9 settembre 2021 al 22 gennaio 2022 e successivamente presso gta exhibition, ETH Zurich.
La prima fase del progetto è costituita dal corso universitario online “Sturm&Drang Studio”, rivolto a 185 studenti dell’ETH Zurich, tenuto dai tutor Luigi Alberto Cippini, Fredi Fischli e Niels Olsen. Avviato il 22 febbraio 2021, il corso ha inaugurato il nuovo programma dell’ETH Zurich “History of Art and Architecture: Exhibiting Architecture”, coordinato dal direttore di dipartimento Philip Ursprung e dai docenti Fredi Fischli e Niels Olsen. Concepito come una piattaforma collaborativa di analisi e produzione, “Sturm&Drang Studio” è il risultato di uno scambio di competenze tra un istituto di formazione universitaria come ETH Zurich e un’istituzione culturale come Fondazione Prada.
“Sturm&Drang Studio” ha una durata di 3 mesi e alterna lecture e workshop rivolti unicamente agli studenti iscritti al corso e conversazioni pubbliche accessibili dal 7 aprile 2021 attraverso il canale YouTube di Fondazione Prada. Gli incontri pubblici vedranno la partecipazione di ospiti internazionali provenienti da diversi ambiti della cultura e della produzione digitale, tra i quali Markus Gross, Vice Presidente della Ricerca di The Walt Disney Studios e direttore di DisneyResearch|Studios; la società di software americana nTopology; lo studio francese Artefactory Lab specializzato nella visualizzazione dell’architettura e dei progetti urbani e paesaggistici e gli artisti Meriem Bennani, Sybil Montet, Emanuel Rossetti e Sara Sadik.
Obiettivo del corso è permettere agli studenti un’immersione nella dinamica dell’industria digitale, imitandone le componenti e i flussi di lavoro, allontanandosi dall’impostazione didattica di un consueto percorso universitario, per affrontare un’analisi critica dell’infrastruttura dell’industria digitale. Alla base di “Sturm&Drang Studio”ci sono i seguenti interrogativi: Come si realizza un contenuto CGI? Come la realtà fisica è utilizzata per testare il virtualità? Chi sono i programmatori, parte di un’anonima classe produttiva di contenuti visivi? Qual è la nuova cultura che alimenta la continua produzione di immagini?
Il corso prevede workshop di modellazione e rendering per sperimentare potenzialità e limiti dell’architettura e dell’ingegneria digitale, realizzando contenuti visivi che confluiranno nei successivi capitoli del progetto “Sturm&Drang”. Gli studenti hanno inoltre modo di visitare il Disney Research Laboratory dell’ETH Zurich che sviluppa le soluzioni tecnologiche innovative di molti film della casa di produzione Pixar. Le esercitazioni pratiche sono guidate da un approccio teorico sperimentale che va la di là dello scenario critico e accademico consolidato. Le capacità di modellazione e rendering digitale sono attualmente sviluppate attraverso la pratica diretta e il confronto reale tra colleghi o virtuale, consultando video tutorial, FAQ e i community blog dei programmatori. A oggi l’unica letteratura disponibile in materia è rappresentata dai manuali di software distribuiti dalle case di produzione, mentre le esercitazioni sono accompagnate dalla fruizione di una trasmissione orale di competenze messa a disposizione dagli uploader sotto forma di video tutorial online. “Sturm&Drang Studio” punta quindi esplorare queste lacune presenti nella diffusione di una conoscenza che riguarda un bacino sempre più ampio di utenti, con l’intento di creare un’antologia di riferimento, partendo dalla trascrizione dei tutorial e analizzandone lessico e struttura. Nella bibliografia di “Sturm&Drang Studio” compaiono, oltre a queste trascrizioni, testi chiave di critica della cultura contemporanea, romanzi emblematici settecenteschi e classici della letteratura romantica ottocentesca, con lo scopo di ragionare ad ampio spettro sui meccanismi di coinvolgimento emotivo del fruitore.
CONVERSATION 1
SYBIL MONTET
Nata nel 1988, Sybil Montet è un’artista francese, art director e digital creative. L’artista si serve di strumenti digitali per investigare le dinamiche che operano tra misticismo e corporalità. La sua passione verso la pittura e la scultura viene veicolata attraverso l’esplorazione della tecnica CGI come mezzo di proiezione e indagine. L’attrazione verso le tecnoscienze, la natura e misticismo guida l’artista verso la creazione di connessioni presenti e future tra umanità, tecnologia e ambiente.
CONVERSATION 2
SARA SADIK
Sara Sadik è un’artista visiva francese, vive a Marsiglia. Il suo lavoro esplora la nuova generazione operaia francese e la sua cultura. Sadik ne documenta i misteri e decostruisce le sue mitologie sociali, in particolare sulle mascolinità, in narrazioni che vanno dal registro documentario alla fantascienza e agli scenari da reality TV. Laureata all’Ecole des Beaux-Arts di Bordeaux FR nel 2018, Sara Sadik ha partecipato a varie mostre collettive internazionali e le sue performance sono state presentate al Festival Do Disturb, Palais de Tokyo (Parigi, 2019) e al Festival Parallèle, Friche la Belle-de-mai (Marsiglia, 2020).
CONVERSATION 3
ARTEFACTORY LAB
Artefactory Lab è un’agenzia francese, con base a Parigi, specializzata nella rappresentazione di progetti di architettura, paesaggististica e urbanistica. Nata nel 1999, Artefactory Lab esplora le nuove tecnologie di creazione di immagini, come l’animazione e le prospettive 3D e a partire dal 2016, si specializza nella realtà virtuale.
CONVERSATION 4
EMANUEL ROSSETTI
Emanuel Rossetti è un artista che vive e lavora a Basilea. Nelle sue opere si possono rintracciare vari temi, tra cui la distorsione di tempi e spazi. Tra le mostre personali più recenti “Staged Stairs”, Pina, Vienna (2019), “Hypnic Jerk”, Jan Kaps, Colonia (2017) e “Delay Dust”, Kunsthalle Bern, Berna (2014). Dal 2008 al 2013 è stato co-curatore di New Jerseyy, uno spazio espositivo con sede a Basilea gestito da un gruppo di artisti.
CONVERSATION 5
MERIEM BENNANI
Meriem Bennani è un’artista che vive e lavora a Brooklyn. La sua pratica artistica combina i linguaggi dei reality show, dei documentari, dei filmati realizzati con gli smartphone, dell’animazione e dell’estica del lusso, attraverso cui investiga il potenziale dello storytelling, amplificando la realtà con un approccio basato su realismo magico e humor. Il lavoro di Bennani è stato presentato in mostre e istituzioni come Whitney Biennale, MoMA PS1, Art Dubai, Public Art Fund, CLEARING e The Kitchen a New York.
CONVERSATION 6
NTOPOLOGY
Ntopology è una società di software che sviluppa strumenti di progettazione ingegneristica per la produzione avanzata. L’ambiente di ingegneria computazionale di nTopology combina la geometria sintetizzata e i risultati della simulazione in modelli di produzione perfettamente elaborati.
La flessibilità delle nuove tecnologie di produzione introduce molteplici sfide ai flussi di lavoro tradizionali dell’ingegneria. L’idea di Ntopology è che il futuro dello sviluppo del prodotto consista nel catturare il processo di progettazione ingegneristica e nel legarlo insieme utilizzando più algoritmi in un flusso di lavoro computazionale più ampio.