L’artista Mario Airò con le sue fibre ottiche di diverse dimensioni e colori crea instabili paesaggi luminosi in cui compaiono all’improvviso costellazioni stellari, aurore boreali, arcobaleni, corpi solari… Nel suo laboratorio il fenomeno della luce diventa qualcosa di tattile, materico e addomesticabile. I bambini si lasciano sedurre e meravigliare dai colori accesi di queste “trecce di luce” con cui giocano e di cui si circondano. Disegnano percorsi fluorescenti, attraversano tunnel scintillanti, inventano nuove avventure luminose.