SETTIMANA 1
#1 I MAESTRI
L’Accademia dei bambini è un universo a parte e, allo stesso tempo, un mondo in cui si creano relazioni e legami magici con ciò che succede fuori. Se l’impressione dei bambini e degli adulti che entrano per la prima volta in questo luogo è una combinazione di armonia, sorpresa e bellezza, l’Accademia prende vita solo con il dialogo ravvicinato tra bambini e “maestri”. Dal loro scambio reciproco nascono laboratori ed esperienze che trasmettono emozioni intense, gioia della scoperta e piacere della condivisione. Questo primo video ripercorre in sintesi i contributi di tutti i “maestri” che hanno animato le attività dell’Accademia dal 2015 a oggi. Speriamo possa ispirare a chi lo guarda diversi approcci liberi al gioco, all’apprendimento e alla creatività.
#2 DIALOGO SUL SEGNO
All'interno del ciclo di laboratori “SEGNI - TRACCE – SCRITTURE” quattro “maestri” (Chen Li, Claude Marzotto, Maia Sambonet e Massimo Sirelli) si confrontano in un dialogo sul segno, partendo dai loro ambiti creativi: calligrafia, scrittura, arte, design, grafica, artigianato e mondo dei robot. Anche se nelle loro pratiche usano strumenti diversi, ciò che li accomuna, come sostiene la calligrafa e artista Chen Li, è l’attenzione alla sperimentazione, lo studio del segno inteso “come principio di tutto e come traccia”, per usare le parole di Claude Marzotto e Maia Sambonet. Tutti sono attratti dal gesto, da “un movimento che non può mentire, ma che rivela”. Per Massimo Sirelli “il segno esprime anche la necessità di riconoscersi, ma allo stesso tempo anche di non esserci”. Il video esplora la manualità, i pensieri e la creatività di questi quattro “maestri del segno” che non smettono mai di imparare.
SETTIMANA 2
#3 LO SPAZIO
Lo spazio dell’Accademia dei bambini è stato progettato da un gruppo di studenti della scuola di architettura di Versailles, guidati dai loro insegnanti Cédric Libert ed Elias Guenon. È un ambiente flessibile e multifunzionale caratterizzato da colori neutri e dalla luce naturale. Si può adattare perfettamente alle diverse attività dell’Accademia, diventando di volta in volta un teatro, un atelier, un luogo intimo, una piattaforma per il gioco. Elementi geometrici e mobili, come una tribuna, un tavolo componibile, uno schermo e diverse sedute, formano composizioni variabili e prospettive sempre diverse che ricordano una piazza metafisica, stranamente popolata di bambini.
#4 MARIO AIRÒ
L’artista Mario Airò con le sue fibre ottiche di diverse dimensioni e colori crea instabili paesaggi luminosi in cui compaiono all’improvviso costellazioni stellari, aurore boreali, arcobaleni, corpi solari… Nel suo laboratorio il fenomeno della luce diventa qualcosa di tattile, materico e addomesticabile. I bambini si lasciano sedurre e meravigliare dai colori accesi di queste “trecce di luce” con cui giocano e di cui si circondano. Disegnano percorsi fluorescenti, attraversano tunnel scintillanti, inventano nuove avventure luminose.
SETTIMANA 3
#5 GENITORI E FIGLI
Uno degli obiettivi fondamentali dell’Accademia dei bambini è stimolare un dialogo tra diverse generazioni. L’oggetto animato dai tratti umani era al centro del progetto “Burattini, marionette… robot e bambini veri”, che si è svolto da settembre 2016 a gennaio 2017. I bambini, accompagnati dagli adulti, si confrontavano con un loro possibile doppio, una rappresentazione in forma di burattino, marionetta e robot. La storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli e l’art director Massimo Sirelli con i loro spettacoli e laboratori accompagnavano i frequentatori dell’Accademia in questo affascinante percorso di conoscenza e scoperta di sé e degli altri.
#6 ROBERTO PITTARELLO
L’arte postale era il tema del laboratorio ideato nel 2015 dal professore universitario ed esperto in attività creative per l'infanzia Roberto Pittarello. I bambini scoprivano le infinite possibilità di comunicare con destinatari lontani nello spazio, usando cartoncini, pennarelli e una buona dose di fantasia. Il maestro li invitava a realizzare i loro messaggi personalizzando cartoline e francobolli con disegni, decorazioni e ritratti. In questo modo si creava un “circuito postale” che secondo Pittarello è in grado di esprimere “la storia dei rapporti che uniscono le persone, il desiderio di amicizia, la voglia di donare”.
SETTIMANA 4
#7 GLI ALLESTIMENTI
L’Accademia dei bambini cambia pelle, aspetto, colore ogni volta in cui presenta una nuova attività. Come in uno spazio teatrale, i diversi allestimenti ospitano le azioni di molti attori in gioco, dando vita ad atmosfere inaspettate e scenari fantasiosi. L’impegno e la dedizione dei maestri, degli educatori, dei bambini e degli adulti che animano l’Accademia permettono piccole metamorfosi o trasformazioni straordinarie. Il pavimento diventa un prato o un percorso luminoso, dalle travi del soffitto scendono dei caleidoscopi o dei pianeti colorati, forme geometriche compongono un mosaico pronto a scomporsi e a ricomporsi liberamente.
#8 DEVENDRA BANHART
“Le straordinarie avventure di un archeologo celestiale” era il titolo del laboratorio ideato nel 2017 dal musicista e artista visivo Devendra Banhart. I bambini, guidati dalla sua voce e dalle note della sua chitarra, salivano a bordo di un’immaginaria navicella spaziale per attraversare le galassie. Durante la loro personale odissea nello spazio scoprivano un pianeta misterioso, molto diverso dalla terra, popolato da strani animali e piante mai viste. Ritornato sul suolo terrestre ogni giovane “archeologo celestiale” trasformava un semplice pallone trasparente in un pianeta fantastico per rivivere la sua avventurosa missione spaziale.
SETTIMANA 5
#9 CHEN LI
Chen Li è un artista calligrafa capace di riprodurre e decodificare simboli antichi che provengono da universi molto lontani tra loro: dall’alfabeto egizio agli ideogrammi cinesi. Con l’uso di pigmenti naturali, strumenti semplici ed elementi come foglie, pigne e rami, i bambini si avvicinavano per prove ed errori all’arcana poesia della grafica. Imparavano la forza e il significato di un gesto che lascia sul foglio una traccia temporanea, ma mai casuale. Il rigore millenario della calligrafia incontrava la fantasia imprevedibile dei bambini.
#10 SPETTACOLO: MARCELLO CHIARENZA
Nell’autunno 2015 l’artista, autore e regista teatrale Marcello Chiarenza ha coinvolto i partecipanti dei suoi laboratori nella realizzazione delle scenografie di uno spettacolo. L’idea era di descrivere il passaggio graduale delle stagioni, la bellezza incontrovertibile della natura e delle sue evoluzioni, la rinascita. Questo spettacolo realizzato a dicembre 2015 aveva come protagonisti un piccolo gruppo di bambini spinti ad immaginare, insieme al “maestro”, le sorprendenti trasformazioni di un paesaggio invernale capace di mutare con il calore del fuoco e la luce del sole.
SETTIMANA 6
#11 MAIA SAMBONET E CLAUDE MARZOTTO
Cosa significa inventare una casa? Come si dà corpo a uno spazio domestico partendo da una pianta che gradualmente diventa un ambiente abitale e reale? Quanta fantasia è necessaria per dare un’anima a un’abitazione? A queste e ad altre domande cercava di dare delle possibili risposte il laboratorio “La casa prende corpo” ideato da Claude Marzotto e Maia Sambonet nel 2015. I bambini lavoravano in piccoli gruppi come abili artigiani, artisti e costruttori, usando come loro strumenti matite, forbici, rulli per incollare, stampe, tessuti e disegni. Il risultato finale era l’invenzione di un’architettura utopica, a misura di bambino, carica di energia e libertà creativa.
#12 ATTIVITÀ COLLETTIVE
Gli eventi collettivi sono stati l’occasione per testare in una dimensione più allargata i risultati e le pratiche dei laboratori pensati per i bambini da soli o accompagnati dai loro genitori. Claude Marzotto, Maia Sambonet e Chen Li hanno esteso le loro attività agli adulti coinvolgendoli in un’atmosfera di gioco e collaborazione con i bambini. Questi momenti hanno avviato una forma inedita di stare insieme divertendosi e imparando e, al contempo, stimolato una crescente dinamica d’interazioni sorprendenti e piacevoli scoperte.
SETTIMANA 7
#13 MICHELE EMMER
Michele Emmer è un matematico, scrittore e regista che conosce alla perfezione le rigide formule geometriche che permettono di disegnare e costruire solidi, poligoni e strutture simmetriche. Sa come dare concretezza a quelle “visibili armonie” che rendono possibili la formazione dei fiocchi di neve o la creazione di un mosaico arabo. L’universo che Emmer ha creato per l’Accademia dei bambini era fatto di specchi e strutture tridimensionali ispirate ai disegni di Keplero. Un mondo sospeso tra la meraviglia autentica della scoperta e la bellezza tangibile delle formule matematiche.
#14 ALLESTIMENTI: LO SCHERMO
Uno degli elementi che caratterizzano lo spazio dell’Accademia dei bambini è una grande superficie bianca. È una parete mobile che, a seconda delle esigenze, diventa a uno schermo di proiezione, una lavagna magnetica, un supporto su cui incollare forme geometriche e disegni. Funziona come un palinsesto in cui si sovrappongono idealmente tante scritture diverse, create di volta in volta in ogni laboratorio. Come una pagina vuota di un album da disegnare o un muro sgombro su cui si proiettano ombre e riflessi, lo schermo accoglie le invenzioni dei bambini e dei “maestri”, un flusso di immagini in continuo movimento.
SETTIMANA 8
#15 ATTIVITÀ COLLETTIVE
“Il giardino dei sentieri che si biforcano” è il titolo di un racconto del 1941 dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges. L’arista visivo Mario Airò l’ha preso in prestito per il laboratorio collettivo ideato nel 2017 per l’Accademia dei bambini. Il “maestro” ha coinvolto bambini e genitori nella costruzione di un labirinto fatto di decine di fili colorati che si intersecano nello spazio. È una trasposizione divertente e giocosa dell’intuizione geniale di Borges che, nella sua opera letteraria, immagina la moltiplicazione di molte possibili linee temporali che convergono in un unico futuro. “La catena dei bambini veri” era il laboratorio conclusivo del progetto “Burattini, marionette… robot e bambini veri” che tra il 2016 e il 2017 ha esplorato il tema dell’empatia. Una serie di ritratti e figure di bambini mano nella mano si srotola davanti ai nostri occhi. È l’immagine più semplice e più vera del bisogno di partecipazione e comprensione dell’altro.
#16 SPETTACOLO: MATITA
L’Accademia dei bambini ha concluso il 2018 con un evento aperto al pubblico progettato da MATITA. Questo gruppo di “disegnatori ritmici”, composto da Francesca Giomo, Fabio Bonelli e Antonello Raggi, ha diretto un concerto-performance per 16 partecipanti tra bambini e adulti. Durante l’esibizione le matite sono state usate come veri e propri strumenti musicali. Linee, cerchi e quadrati sono diventate le note di un’originale partitura colorata proiettata su due grandi schermi. Si è creato un dialogo magico tra suoni e immagini con il sottofondo di melodie improvvisate da un pianoforte suonato dal vivo.
SETTIMANA 9
#17 ERBARI VAGABONDI
I laboratori “Erbari vagabondi”, creati dall’architetto di giardini e vivaista Marianna Merisi, era un viaggio tra le misteriose dinamiche della natura e in particolare del mondo vegetale. Le piante vagabonde sono comunemente denominate erbacce, piante selvatiche o infestanti e spesso la loro esistenza è messa in discussione dall’uomo. Il botanico francese Gilles Clement ha scelto per loro l’aggettivo “vagabondo” perché sono dei vegetali che conquistano nuovi territori con facilità, trasportati dal vento, dagli animali, dalle suole delle nostre scarpe. Crescono dove meglio credono sfidando gli spazi che gli esseri umani vorrebbe destinati ad altro. I bambini erano invitati a creare animali terrestri, farfalle, uccelli e grandi distese di papaveri tramite il disegno e la pittura. In questo modo potevano approfittare della vitalità e della libertà con cui la natura si appropria dello spazio che le viene concesso o negato per dare vita a forme di bellezza inaspettata.
#18 LO SPETTACOLO: RISERVA CANINI
“Una storia di rumori oggi vi raconteremo, una storia che per occhi ha delle orecchie, una storia da ascoltare, da sentire…” con queste parole Marco Ferro e Valeria Sacco della compagnia teatrale Riserva Canini introducevano lo spettacolo che concludeva il loro laboratorio “Il linguaggio del suono: la sinfonia della foresta”.
I bambini e gli adulti erano chiamati a chiudere gli occhi e ad attraversare un paesaggio fatto di rumori creati dai due attori e dal pubblico manipolando o scuotendo oggetti di uso comune come un foglio di carta o uno strato di nylon o di suoni prodotti da strumenti musicali improvvisati come dei fischietti o dei piccoli strumenti a percussione. I frequentatori dell’Accademia dei bambini imparavano ad ascoltare il silenzio e i diversi suoni della foresta come il vento tra le foglie, lo scalpiccio del cervo, i passi leggeri delle formiche, il gracidare delle rane, ma soprattutto a riconoscere il ritmo sommesso, ma costante delle loro emozioni.
SETTIMANA 10
#19 ALLESTIMENTI: MARCELLO CHIARENZA
Marcello Chiarenza riscopre miti, simboli e drammaturgie della natura lavorando come regista teatrale, scenografo e scultore. Per l’Accademia dei bambini ha inventato uno spettacolo evocativo a partire da un allestimento che combinava elementi naturali come cotone, aste di bambù, foglie, tronchi d’albero con sacchi di iuta, ombrelli, specchi e indumenti. Nelle sue installazioni il paesaggio invernale subisce una metamorfosi continua, l’ambiente si umanizza e al contempo la presenza umana si confonde con la natura. Questo mondo magico viene invaso da fiori di luce, flebili torce e fiocchi di neve, ma soprattutto dal gesto imprevedibile e sempre diverso dei bambini.
#20 VIDEO FINALE: COLLA
“I protagonisti del video finale di Accademia Aperta sono Giannetta Ottilia Latis, ideatrice dell’Accademia dei bambini, ed Eugenio Colla della storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli. Apre il video Giannetta Ottilia Latis, colta dall’obiettivo mentre attraversa lo spazio dell’Accademia dei bambini. Si conclude mentre ci osserva seduta sulla scala. È un ricordo discreto della determinazione con cui ha sviluppato nuovi percorsi per i bambini, attraverso uno scambio creativo tra loro e i maestri, un dialogo produttivo in cui sono confluiti filosofia, arte, cinema e scienze. Eugenio Colla ci permette di entrare nel mondo magico delle marionette. Forse la risposta alla domanda ‘chi muove chi?’ può essere dedotta dalle sue parole. Due intelligenze, due entusiasmi, mille domande lasciate in sospeso a cui cercheremo di dare delle risposte continuando con i loro insegnamenti.”
Gabriele Ferraris, curatore dell’Accademia dei bambini